PENSIERI2020-03-22T08:48:12+00:00

Alcuni miei pensieri

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All’ombra di un Salice Piangente2020-03-18T22:43:39+00:00

All’ombra di un Salice Piangente

Sono seduto all’ombra di un salice piangente.

Le sue chiome sono grandi e ti senti accolto dai suoi rami.
Si prova una sensazione di protezione da un mondo che ci appare sempre piu’ ostile.
Una leggera brezza muove il piccolo universo nel quale mi trovo: l’erba del prato pare danzare, alcune formiche si fermano quasi ad ascoltare il messaggio del vento.
Una libellula si posa su una ninfea che galleggia sull’acqua del lago innanzi a me.
Poco lontano alcuni bimbi stanno giocando in una sabbiera.
Costruiscono un castello. Il primo progetto della loro vita. Mi sento sereno e avvolto dalla maesta’ del Creato. E il mondo mi appare di nuovo un Dono , come la vita.
Un bimbo mi passa accanto, mentre si gusta un gelato al cioccolato piu ‘ grande di lui! E’ felice .
Un amico mi raggiunge e mi abbraccia.
Cosa posso chiedere di piu’ alla mia vita?
Vi abbraccio.
Loris (18/08/2017)
Buon Natale2020-03-18T22:44:31+00:00

Buon Natale

Mentre scrivo queste righe, dinnanzi a me posso ammirare la magnificenza del Creato : i monti con le cime imbiancate, il volo di alcuni uccelli, fra i quali, la mia mente, mi riporta al colibrì e alla celebra favola africana di cui è protagonista.
Il cielo è azzurro, con leggere striature di nubi bianche e, alla mia vista, queste nuvole e le neve delle cime più alte , sembrano unirsi in un abbraccio naturale, spontaneo, come quello che dovrebbe unire tutti noi.
Provo una serenità che mi pervade il cuore e la mente e capisco che è radicata nella mia anima, L’anima di un sopravvissuto che è tornato alla vita, dopo aver conosciuto la sofferenza, quella che non ti abbandona mai, ma che, con l’aiuto di tante persone si è dissolta, per lasciare posto alla gioia di vivere, di poter camminare, di vedere, di sentire e di amare.
La vita è un miracolo che si perpetua giorno, dopo giorno e che dobbiamo apprezzare, anche nei momenti più difficili, nella certezza che la nostra esistenza è come un libro compilato istante, dopo istante, giorno , dopo giorno E’ una storia che ci appartiene, ma che dobbiamo imparare a leggerla nel modo giusto, anche quando ci appare cupa.
Questo è l’Augurio che, dal profondo del cuore, rivolgo a tutti, con un ideale e forte abbraccio.
Grazie al mondo intero che mi ha donato tanto .
Buon Natale.
Lazzaro (24/12/2016)
La preziosa stele impressa nella mia mente2020-03-18T22:45:31+00:00

La preziosa stele impressa nella mia mente

La stele di Rosetta
Credo di aver rinvenuto una stele, preziosa come quella che fu trovata in Egitto.
 
Stava impressa nella mia mente e nella mia anima, ma non la sapevo decifrare.
 
Ci sono riuscito dopo quello che mi è successo. La sofferenza, il dolore e l’amore che ho ricevuto hanno rappresentato, per me, i tre simboli grafici che mi hanno consentito di decifrare il senso della vita e quindi di comprendere il significato della vita stessa.
Io sono un sopravvissuto anche grazie alla comprensione di questa stele, che si è plasmata in me, giorno dopo giorno”.
 
(Dal libro: Lazzaro, l’uomo che aveva perso il passato)
Lettera da Atrocla : riflessioni di un cittadino.2020-04-22T09:37:51+00:00

Buongiorno,

sono un lettore del Vostro quotidiano.

L’emergenza sanitaria del Covid 19, sta generando, nel nostro Paese, una serie di altre patologie, altrettanto gravi. E, in proposito,  desidero esprimerVi alcune considerazioni.

Aspetti procedurali.

Scrivevo sopra di altre patologie : ad esempio  quella democratica. La nostra è  una democrazia che, giorno, dopo giorno, si sta spegnendo, come un malato morente, sotto i colpi dei tanti, troppi, DPCM.  Chi abbia un minimo di dimestichezza con il  diritto Costituzionale, sa che il potere legislativo compete, innanzi tutto al Parlamento, e in casi di urgenza al potere esecutivo, che può  legiferare attraverso i Decreti Legge, da sottoporsi poi,  a ratifica del Parlamento.

Costituzionalisti, ben più preparati di un modesto cittadino come me, hanno  espresso la irritualità di simili procedure,e anche il Capo dello Stato, più volte, ha invitato a seguire la procedura ordinaria.

Aspetti comportamentali e di costume.

Una patologia ancora più grave. Vivo in una piccola Città del Piemonte, un tempo celebre del mondo, perché sede di una prestigiosa multinazionale, fondata e diretta da una famiglia di imprenditori illuminati, intellettuali, mecenati e lungimiranti : la Olivetti.

Mi sono calato nelle vesti di un cronista e sono a scriverVi notizie sconcertanti. Ogni giorno percepisco attorno a me sentimenti di paura, di sconforto, di scollamento sociale. E, fatto  ancor più grave, della perdita di speranza, ” La compagna della nostra vita”.

Ciò che maggiormente mi addolora è il sentimento di isolamento che stanno provando tutti, in particolare le persone anziane che si sentono abbandonate. Specie coloro che vivono da soli e che manifestano sintomi di depressione.

Il nostro Paese, caratterizzato da una spiccata tendenza alla socializzazione, è ormai ridotto a nuclei isolati, timorosi di entrare in contatto con il Covid.

E lo  noto, quando camminando, per le strade del mio quartiere, incontro una persona, che pur conoscendomi, cambia lato della strada, nel timore che fossi un untore e per evitare un contagio che, all’aria aperta, non può avvenire, perché, come sostengono epidemiologi e virologi, se il virus si diffondesse nell’aria, saremmo già tutti morti! Ma deve prevalere il ” Distanziamento sociale”, anche se una persona cammina da sola in un bosco.

Aspetti psicologici. 

Un’altra patologia che si sta diffondendo : la paura che, come noto, è un sentimento che impedisce di ragionare. E che deriva da queste cause :

  • di contrarre il virus e  morire;
  • dal terrore che, giorno, dopo giorno, è stato diluito nella mente delle persone, da continui comunicati, nei quali si da conto di contagiati, guariti, ma  soprattutto decessi. Questo bollettino di guerra viene diffuso in continuazione  e diffonde terrore.

A questo si aggiunga il fatto atroce di non potere assistere al funerale dei propri Cari, perché anche da morti potrebbero essere contagiosi e per evitare assembramenti! Non potere salutare, per l’ultima volta il proprio familiare, già sigillato in una bara, è atroce. E anche criminale, perché questo viene impedito anche in presenza di un solo congiunto. E, comunque, i cimiteri sono chiusi, per non favorire gli assembramenti.

E tra poco tutti dovremo indossare le mascherine, che non ci sono, e che, anche secondo l’O.M.S., all’aria aperta non servono a nulla. Ma anche questo contribuisce ad accrescere le paure.

Infine, a breve, sempre nell’interesse della salute pubblica, i nostri spostamenti saranno tracciati e seguiti passo, dopo passo, per accrescere il controllo sociale.

Tutto quanto sopra descritto , penso abbia innanzi tutto un solo obiettivo : annullare la personalità di ogni individuo, la sua capacità di mantenere il giusto equilibrio tra sentimenti e ragione.

Aspetti sociali.

E’ indubbio che lo scenario attuale, determinerà conseguenze, ancora più devastanti del Covid . Alcuni esempi :

  • il crollo della economia e quindi milioni di disoccupati ;
  • l’incremento di casi di depressione, alcoolismo, e, nei casi estremi, di suicidi;
  • forme di violenza;
  • la scomparsa di ogni forma di solidarietà sociale, perché, quando prevale la disperazione, sono pochi quelli  disposti a pensare al prossimo e maturano sentimenti di rabbia e ferocia.

Uno scenario, dunque apocalittico ? Forse, ma molto verosimile, di cui si avvertono già i primi segnali. Giocare con la integrità mentale delle persone, determina un rischio dalle conseguenze imprevedibili e difficili da sanare. Occorre ricordare che l’Amore, l’Anima e la           Mente , sono un intreccio ancestrale, di cui occorre comprendere il significato.

Plutarco scrisse : “ La mente è un fuoco da accendere“, ma aggiungo, che è un’azione che deve essere  compiuta con cura e va protetta, proprio come disse Ghandi : ” Non permetterò a nessuno di passare nella mia mente con i piedi sporchi”.

I veri obiettivi. 

Mi sovviene, il libro dello scrittore polacco,  Alexander Maszkowski, ” Isole della Saggezza” del 1922 . Scriveva l’ Autore :

” Ad Atrocla avevano sviluppato l’arte di complicare le cose, al punto che nessuno poteva sbrogliarle.  Una sequela di leggi oscure sono ivi promulgate, a proposito dei più piccoli dettagli e degli aspetti minimi della vita quotidiana. In tal modo, quasi tutti gli abitanti dell’isola sono riconosciuti colpevoli di aver infranto almeno una legge e puniti. Tutte le leggi promulgate ad Atrocla sono inserite in 350.000 volumi della Biblioteca Nazionale . Lo Stato coltiva l’arte delle statistiche, il che permette di assicurare che la popolazione resti senza tregua, a compilare formulari, compito che impegna a volte tutta la giornata e metà della notte”.  

Ciò premesso, credo che i veri obiettivi siano palesi : annullare la nostra democrazia, a favore di una sorta di regime  dei poteri economici, delle lobby  finanziarie internazionali. Per controllare il Paese e la sua economia ?

Privandoci dei nostri diritti costituzionali, della nostra libertà e della nostra capacità di discernere liberamente. E di sperare nel futuro, nella vita.

Conclusioni.

Io sono un sopravvissuto, che ha superato le enormi difficoltà che la vita mi ha riservato, grazie alla Provvidenza e alle tante buone persone che mi hanno aiutato.

E devo meritarmi il grande Dono che ho ricevuto, per questo dedico la mia esistenza al prossimo. Un impegno che, in giorni cupi come quelli attuali, sento ancora più doveroso.

Vi ringrazio per l’attenzione che mi avete riservato, leggendo questa mia lettera, che spero pubblicherete.

Leggere uno scritto,  significa prestare attenzione e dare speranza.

Un caro saluto.

Loris Mauro

Natale ormai alle porte2020-03-18T22:46:17+00:00

Natale ormai alle porte

Natale è ormai alle porte e l’anno sta per terminare.

E con il Natale si crea un’atmosfera particolare: il freddo che ci fa desiderare il rientro nelle nostre abitazioni, ben riscaldate per sentire il tepore che ci accoglie quando entriamo in casa.
La neve che imbianca le montagne, così vicine che mi sembra di poterle toccare e i tetti delle case. La neve che suscita la gioia dei bambini e che mi ricorda quando, un tempo, ormai lontano, ci divertivamo a fare i pupazzi di neve o a cimentarci in amichevoli battaglie a palle di neve.
Le musiche e i canti natalizi, che in tutte le lingue del mondo, ci donano serenità e gioia.
Eppure, da almeno tre anni a questa parte, mi sono accorto che non così per tutti. In queste ultime settimane ho notato per le strade della mia città e di altre località, un numero crescente di uomini e donne che, avvolti in abiti inadatti, per le rigide temperature, tendono la mano, nel gesto più antico della storia dell’uomo, quello dal quale traspare una richiesta d’aiuto.
L’istinto, per molti, è di non farci caso, proseguire lungo il proprio cammino, eppure la nostra coscienza ci pone una domanda : ” Perché non ti fermi a fare la carità ? “.
E dobbiamo farlo, avendo ben presente la differenza fra donare e fare l’elemosina. Un dono che va ben oltre il valore materiale di quanto elargito, poiché significa ridare speranza, a chi, forse, non la possiede più. E quella fiamma che si riaccende per pochi attimi, che possiamo cogliere in un sorriso, in segno di riconoscenza per aver prestato attenzione a questi “fantasmi” che chiedono aiuto . Un sorriso che vuol dire speranza. La compagna della nostra vita.
Ridare un briciolo di serenità e di gioia al nostro prossimo, per me significa molto : rappresenta il modo con il quale cerco di dimostrare , innanzi a me stesso, di essermi meritato il Dono che ho ricevuto. Io, un sopravvissuto.
Buon Natale dunque a tutti, a Voi Cari Amici e a tutti coloro che soffrono .
E a chi si aspetta un poco di compassione, un sentimento che governa la nostra vita .
Vi abbraccio tutti. Loris (22/12/2017)
Speranza, meravigliosa compagna2020-03-18T22:47:18+00:00

Speranza, meravigliosa compagna

La speranza
La speranza, la meravigliosa compagna di cui nessuno può fare a meno. 
 
Una compagna che non vedi, con la quale non puoi comunicare, non puoi toccare, ma la senti nel cuore, nella mente, nell’anima. “ 
(Lazzaro, l’uomo che aveva perso il passato, tratto dal
capitolo “La speranza, la compagna della nostra vita.”)
Una giornata di Novembre2020-03-18T22:48:03+00:00

Una giornata di Novembre

Sta per terminare anche questa giornata.  Nuvole scure, oscurano il cielo, ma si intravedono ancora le montagne vicino alla mia città. E si possono vedere le cime imbiancate dalla prima neve.

Non a caso nei giorni, mentre passeggiavo vicino ad un bosco, in quota, mi è parso di udire il canto di uno scricciolo , segnale che la prima neve stava per arrivare.
La natura ci manda sempre dei segnali, che, spesso, noi trascuriamo. Ed è così per tutto quanto avviene nella nostra esistenza: un gesto, una parola, un sorriso, a noi sembrano fatti abituali, invece quanti sentimenti celano . Siamo affannati a rincorrere il tempo, e non percepiamo questi segnali.
Oggi, mentre camminavo sono passato dinnanzi ad una panetteria . Ero assorbito dai miei pensieri e quasi non mi sono accorto che un giovane si sbracciava per salutarmi .
Ho prestato attenzione e ho sentito il suo richiamo: “ciao fratello, come stai? Tutto bene?” .
Si trattava di Max, un giovane proveniente da un Paese africano a cui, un paio di volte, ho donato del pane. Ebbene è accaduto un fatto incredibile: era come se quel giovane pastore mi avesse letto nel cuore.
Già perché in quel momento ero triste e quelle parole, accompagnate da un sorriso che splendeva nel suo viso scuro, mi hanno donato una gioia improvvisa. Un segnale, che lì per lì non avevo colto, ma un istante dopo di è materializzato in tutto il suo immenso valore.
La riconoscenza di quell’uomo era divenuta un gesto di attenzione per me, di cui non conosce neppure il nome. Questa è l’essenza della vita. Il valore incommensurabile del Dono che abbiamo ricevuto. Ho ripreso il mio cammino, con il cuore più leggero e la mente serena.
Tornato a casa ho ripensato a quell’episodio, di per sé insignificante, e mi sono chiesto : forse quell’ uomo è giunto da così lontano per leggere nel mio cuore e per alleviare la mia tristezza.
Una suggestione ? Non credo, penso ad un’emozione che mi ha riscaldato l’anima.
Loris (10/11/2017)
Una giornata invernale2020-03-18T22:48:43+00:00

Una giornata invernale

Oggi è una giornata tipicamente invernale, fredda. La città avvolta da una fitta nebbia cela il mondo che ci circonda.

Ma questa coltre che ci trasmette la sensazione di vivere in un luogo sconosciuto, verrà rimossa dal vento o dal sole, quel sole invernale che riesce comunque a dare una sensazione di tepore.
Mentre scrivo transita sotto le finestre della mia casa, una scolaresca: ne sento le loro voci. I loro nomi, pronunciati ad alta voce da bimbi e bambine che si chiamano, giocando, felici di essere a passeggio e immagino che si stiano rincorrendo, nonostante le raccomandazioni delle insegnanti che li seguono con attenzione e affetto.
Ma i bimbi sono contenti per la loro escursione e la loro gioia è contagiosa. E con essa la nebbia sembra scomparire, quasi a dimostrare che, nella vita esiste sempre un raggio di luce, anche nei momenti più cupi.
A volte è sufficiente poco per comunicare quel sentimento sui cui si regge il mondo: l’Amore. Basta un gesto, una parola, una carezza, un momento di attenzione, un poco di comprensione: tutto questo si chiama Amore. Un sentimento che dobbiamo elargire con la nostra anima e la nostra mente e di cui dobbiamo esserne consapevoli, superando le nostre paure, i nostri egoismi, le nostre diffidenze, perché tutti, senza eccezione alcuna, abbiamo una grande bisogno di Amore e di speranza.
La vita è un Dono che abbiamo ricevuto e dobbiamo agire affinché tutti ne possano gioire. Come i bimbi che, nel frattempo si sono allontanati e stanno tornando a scuola. Io immagino che stiano camminando verso la vita che li attende, verso un mondo che li accolga a braccia aperte.
E’ un compito che l’Architetto Celeste ci ha riservato, perché quei bimbi rappresentano il futuro. E dobbiamo pensare al tempo che li attende, così come è stato fatto con noi , da chi ci ha preceduto. E’ una sorta di Patto non scritto fra generazioni che non dovrà mai essere interrotto.
La nebbia si sta diradando, rivedo le altre case, le montagne: la vita è riapparsa.  E una melodia la renderà ancora più dolce, una melodia che si chiama Amore.
Vi abbraccio tutti. Loris (31/01/2018)
Una giornata molto calda2020-03-18T22:50:01+00:00

Una giornata molto calda

Oggi, nella mia città è una giornata molto calda, come in gran parte d’Europa.

Eppure la mia anima ha percepito una sensazione di freddo, che da tempo non provavo. Sono stanco di essere trattato come una sorta di fantasma, un uomo che non è più di alcuna utilità.

La mia vicenda umana è stata particolare e credevo di aver vissuto una esistenza straordinaria. Conducevo una vita come tante altre persone, ma in una giornata della primavera del 2013, la mia vita e il mio corpo, per un incidente, dalla dinamica incerta, sono andati in frantumi, come un oggetto di cristallo che cade rovinosamente a terra.

Sono sopravvissuto e sono divenuto “l’uomo che aveva perso il passato”. Ho iniziato un cammino nel quale ho incontrato la sofferenza, fisica, spirituale e psicologica, ma anche tanto amore. Quel mondo nel quale ero ritornato, mi aveva accolto a braccia aperte, donandomi affetto, attenzione e considerazione.

Poi tutto è cambiato, ed io che, con tanta fatica avevo cercato di tornare a condurre una vita normale, mi sento ai margini di quel mondo che, con l’aiuto della Provvidenza, avevo ripreso a conoscere, ad amare. Cerco, ogni giorno, di avere un ruolo sociale, senza nulla chiedere in cambio, già, perché il mio compenso l’ho già ricevuto: è il Dono della vita. Poter pensare, scrivere documenti, elaborare progetti è una sensazione bellissima per chi come me, dopo l’incidente del 2013, aveva il cervello spento.

Ed invece percepisco quasi una sorta di fastidio, come l’ospite indesiderato che si presenta nella nostra casa. E’ una sensazione triste che riapre quelle cicatrici che sono impresse nella mia anima. E lo saranno per sempre.

E oggi è accaduto di nuovo, con una persona che mi conosce da tempo ed io, per i motivi esposti, ne ho sofferto.

Mi dicono “sei diventato più sensibile di quanto già lo fossi“, oppure di non farci caso.

Ma il mio cuore e la mia mente sono sofferenti perché, forse, soltanto ora sto ritrovando quel mondo che avevo lasciato. Il dolore, quello interiore, è difficile da guarire, tuttavia esiste un antidoto: il suo nome è speranza.

Ed io, mentre tornavo a casa, riflettendo su queste emozioni, ho incontrato un nonno con il suo nipotino, sulla sua carrozzina. Ebbene, quel bimbo mi ha sorriso ed allungato la sua manina verso di me. Come se avesse letto nel mio cuore e mi ha ridato speranza.

La speranza, la compagna della nostra vita. Grazie piccola creatura che mi hai commosso, ma le mie sono state lacrime di gioia. Un abbraccio al mondo intero.

Loris (2/8/2018)

Una giornata speciale2020-03-18T22:51:03+00:00

Una giornata speciale

Oggi ho trascorso una giornata speciale.

Ho passeggiato nei boschi del Parco del Gran Paradiso , in Valle d’ Aosta. Ho camminato avvolto nella natura fra larici , pini secolari, cespugli di ginepri, prati con tanti fiori.
E poi, all’ improvviso e’ apparso uno scoiattolo che si e’ fermato, come ad osservarmi.
Pochi istanti ed e’ scomparso nel bosco. Il mio cammino era accompagnato dal canto di uccelli che parevano salutarmi.
Raggi di sole scaldavano il mio corpo e la mia anima.
Dinnanzi a me alte montagne che, per vederle nella loro maesta’ , dovevo rivolgere gli occhi al cielo terso.
Ho sentito, durante tutto il mio cammino, la dolce melodia proveniente dalle acque di un torrente, a tratti impetuoso, o calmo.
Giunta la sera ero felice, perché ho sentito e compreso il linguaggio di Dio.  Un grande Dono per me. Un sopravvissuto.
Un grande abbraccio a tutti Voi e al mondo.
Loris (20/08/2017)