Una giornata di Novembre

Sta per terminare anche questa giornata.  Nuvole scure, oscurano il cielo, ma si intravedono ancora le montagne vicino alla mia città. E si possono vedere le cime imbiancate dalla prima neve.

Non a caso nei giorni, mentre passeggiavo vicino ad un bosco, in quota, mi è parso di udire il canto di uno scricciolo , segnale che la prima neve stava per arrivare.
La natura ci manda sempre dei segnali, che, spesso, noi trascuriamo. Ed è così per tutto quanto avviene nella nostra esistenza: un gesto, una parola, un sorriso, a noi sembrano fatti abituali, invece quanti sentimenti celano . Siamo affannati a rincorrere il tempo, e non percepiamo questi segnali.
Oggi, mentre camminavo sono passato dinnanzi ad una panetteria . Ero assorbito dai miei pensieri e quasi non mi sono accorto che un giovane si sbracciava per salutarmi .
Ho prestato attenzione e ho sentito il suo richiamo: “ciao fratello, come stai? Tutto bene?” .
Si trattava di Max, un giovane proveniente da un Paese africano a cui, un paio di volte, ho donato del pane. Ebbene è accaduto un fatto incredibile: era come se quel giovane pastore mi avesse letto nel cuore.
Già perché in quel momento ero triste e quelle parole, accompagnate da un sorriso che splendeva nel suo viso scuro, mi hanno donato una gioia improvvisa. Un segnale, che lì per lì non avevo colto, ma un istante dopo di è materializzato in tutto il suo immenso valore.
La riconoscenza di quell’uomo era divenuta un gesto di attenzione per me, di cui non conosce neppure il nome. Questa è l’essenza della vita. Il valore incommensurabile del Dono che abbiamo ricevuto. Ho ripreso il mio cammino, con il cuore più leggero e la mente serena.
Tornato a casa ho ripensato a quell’episodio, di per sé insignificante, e mi sono chiesto : forse quell’ uomo è giunto da così lontano per leggere nel mio cuore e per alleviare la mia tristezza.
Una suggestione ? Non credo, penso ad un’emozione che mi ha riscaldato l’anima.
Loris (10/11/2017)