Buongiorno,
sono un lettore del Vostro quotidiano.
L’emergenza sanitaria del Covid 19, sta generando, nel nostro Paese, una serie di altre patologie, altrettanto gravi. E, in proposito, desidero esprimerVi alcune considerazioni.
Aspetti procedurali.
Scrivevo sopra di altre patologie : ad esempio quella democratica. La nostra è una democrazia che, giorno, dopo giorno, si sta spegnendo, come un malato morente, sotto i colpi dei tanti, troppi, DPCM. Chi abbia un minimo di dimestichezza con il diritto Costituzionale, sa che il potere legislativo compete, innanzi tutto al Parlamento, e in casi di urgenza al potere esecutivo, che può legiferare attraverso i Decreti Legge, da sottoporsi poi, a ratifica del Parlamento.
Costituzionalisti, ben più preparati di un modesto cittadino come me, hanno espresso la irritualità di simili procedure,e anche il Capo dello Stato, più volte, ha invitato a seguire la procedura ordinaria.
Aspetti comportamentali e di costume.
Una patologia ancora più grave. Vivo in una piccola Città del Piemonte, un tempo celebre del mondo, perché sede di una prestigiosa multinazionale, fondata e diretta da una famiglia di imprenditori illuminati, intellettuali, mecenati e lungimiranti : la Olivetti.
Mi sono calato nelle vesti di un cronista e sono a scriverVi notizie sconcertanti. Ogni giorno percepisco attorno a me sentimenti di paura, di sconforto, di scollamento sociale. E, fatto ancor più grave, della perdita di speranza, ” La compagna della nostra vita”.
Ciò che maggiormente mi addolora è il sentimento di isolamento che stanno provando tutti, in particolare le persone anziane che si sentono abbandonate. Specie coloro che vivono da soli e che manifestano sintomi di depressione.
Il nostro Paese, caratterizzato da una spiccata tendenza alla socializzazione, è ormai ridotto a nuclei isolati, timorosi di entrare in contatto con il Covid.
E lo noto, quando camminando, per le strade del mio quartiere, incontro una persona, che pur conoscendomi, cambia lato della strada, nel timore che fossi un untore e per evitare un contagio che, all’aria aperta, non può avvenire, perché, come sostengono epidemiologi e virologi, se il virus si diffondesse nell’aria, saremmo già tutti morti! Ma deve prevalere il ” Distanziamento sociale”, anche se una persona cammina da sola in un bosco.
Aspetti psicologici.
Un’altra patologia che si sta diffondendo : la paura che, come noto, è un sentimento che impedisce di ragionare. E che deriva da queste cause :
- di contrarre il virus e morire;
- dal terrore che, giorno, dopo giorno, è stato diluito nella mente delle persone, da continui comunicati, nei quali si da conto di contagiati, guariti, ma soprattutto decessi. Questo bollettino di guerra viene diffuso in continuazione e diffonde terrore.
A questo si aggiunga il fatto atroce di non potere assistere al funerale dei propri Cari, perché anche da morti potrebbero essere contagiosi e per evitare assembramenti! Non potere salutare, per l’ultima volta il proprio familiare, già sigillato in una bara, è atroce. E anche criminale, perché questo viene impedito anche in presenza di un solo congiunto. E, comunque, i cimiteri sono chiusi, per non favorire gli assembramenti.
E tra poco tutti dovremo indossare le mascherine, che non ci sono, e che, anche secondo l’O.M.S., all’aria aperta non servono a nulla. Ma anche questo contribuisce ad accrescere le paure.
Infine, a breve, sempre nell’interesse della salute pubblica, i nostri spostamenti saranno tracciati e seguiti passo, dopo passo, per accrescere il controllo sociale.
Tutto quanto sopra descritto , penso abbia innanzi tutto un solo obiettivo : annullare la personalità di ogni individuo, la sua capacità di mantenere il giusto equilibrio tra sentimenti e ragione.
Aspetti sociali.
E’ indubbio che lo scenario attuale, determinerà conseguenze, ancora più devastanti del Covid . Alcuni esempi :
- il crollo della economia e quindi milioni di disoccupati ;
- l’incremento di casi di depressione, alcoolismo, e, nei casi estremi, di suicidi;
- forme di violenza;
- la scomparsa di ogni forma di solidarietà sociale, perché, quando prevale la disperazione, sono pochi quelli disposti a pensare al prossimo e maturano sentimenti di rabbia e ferocia.
Uno scenario, dunque apocalittico ? Forse, ma molto verosimile, di cui si avvertono già i primi segnali. Giocare con la integrità mentale delle persone, determina un rischio dalle conseguenze imprevedibili e difficili da sanare. Occorre ricordare che l’Amore, l’Anima e la Mente , sono un intreccio ancestrale, di cui occorre comprendere il significato.
Plutarco scrisse : “ La mente è un fuoco da accendere“, ma aggiungo, che è un’azione che deve essere compiuta con cura e va protetta, proprio come disse Ghandi : ” Non permetterò a nessuno di passare nella mia mente con i piedi sporchi”.
I veri obiettivi.
Mi sovviene, il libro dello scrittore polacco, Alexander Maszkowski, ” Isole della Saggezza” del 1922 . Scriveva l’ Autore :
” Ad Atrocla avevano sviluppato l’arte di complicare le cose, al punto che nessuno poteva sbrogliarle. Una sequela di leggi oscure sono ivi promulgate, a proposito dei più piccoli dettagli e degli aspetti minimi della vita quotidiana. In tal modo, quasi tutti gli abitanti dell’isola sono riconosciuti colpevoli di aver infranto almeno una legge e puniti. Tutte le leggi promulgate ad Atrocla sono inserite in 350.000 volumi della Biblioteca Nazionale . Lo Stato coltiva l’arte delle statistiche, il che permette di assicurare che la popolazione resti senza tregua, a compilare formulari, compito che impegna a volte tutta la giornata e metà della notte”.
Ciò premesso, credo che i veri obiettivi siano palesi : annullare la nostra democrazia, a favore di una sorta di regime dei poteri economici, delle lobby finanziarie internazionali. Per controllare il Paese e la sua economia ?
Privandoci dei nostri diritti costituzionali, della nostra libertà e della nostra capacità di discernere liberamente. E di sperare nel futuro, nella vita.
Conclusioni.
Io sono un sopravvissuto, che ha superato le enormi difficoltà che la vita mi ha riservato, grazie alla Provvidenza e alle tante buone persone che mi hanno aiutato.
E devo meritarmi il grande Dono che ho ricevuto, per questo dedico la mia esistenza al prossimo. Un impegno che, in giorni cupi come quelli attuali, sento ancora più doveroso.
Vi ringrazio per l’attenzione che mi avete riservato, leggendo questa mia lettera, che spero pubblicherete.
Leggere uno scritto, significa prestare attenzione e dare speranza.
Un caro saluto.
Loris Mauro