![]() Si è tenuta martedì 29 settembre 2016, nella sala Santa Marta, alle ore 18, la prima delle due presentazioni eporediesi del libro di Loris Mauro “Lazzaro, l’uomo che aveva aveva perso il passato” (Hever Edizioni). Sono intervenuti, oltre all’autore, l’assessore alla Cultura del comune di Ivrea, Laura Salvetti, e l’editore Helena Verlucca (nella foto, insieme a Loris Mauro). Letture di Paolo Bonelli.
La seconda presentazione avrà luogo, invece, sabato 3 ottobre, alla Società Canottieri Sirio, alle 17 (al termine, per chi desiderasse fermarsi, un ricco apericena a prezzo contenuto da prenotarsi al ristorante della Canottieri), e vedrà presenti, oltre a Mauro e all’editore, il consigliere comunale Tommaso Gilardini e l’onorevole Pd Francesca Bonomo.
Nome non scelto a caso, quello nel titolo, non solo perché Lazzaro è l’uomo che Gesù ha risuscitato, ma anche perché Lazzaro è uno dei nomi dello stesso Mauro, lentamente rinato alla vita dopo aver riportato un gravissimo trauma cranico, a seguito di un incidente.
Una banale caduta, nel 2013, gli causò infatti una grave emorragia cerebrale che sembrò essergli fatale: «Lui miracolosamente sopravvive – spiega la nota in quarta di copertina – perdendo tuttavia la memoria del proprio passato. Dopo un lungo e faticoso percorso riabilitativo ritorna alla vita, giungendo alla conclusione che la sofferenza può addirittura diventare, per l’uomo, una risorsa, fisica, psicologica e spirituale».
«Ho scritto riferendomi ai fatti che hanno caratterizzato gli anni più recenti della mia vita – conferma l’autore -. Non si tratta, quindi, di un romanzo, ma di un’opera la cui scrittura ha rappresentato molto, soprattutto per me, costituendo una vera e propria terapia a mali che avrebbero potuto portarmi alla fine dei miei giorni».
E sottolinea: «È stato un fondamentale esercizio per la mia mente, stimolata a ricordare una parte del passato che credevo di avere perduto. Era una perdita grave, perché chi non ha memoria del passato, ha davanti a sé un incertissimo futuro. Ma ha rappresentato anche rievocazione delle sofferenze vissute e una rivisitazione delle emozioni profonde che portavo impresse nell’anima».
(Da: La Sentinella del Canavese del 29 settembre 2015 – Franco Famè – Loris Mauro, l’uomo che ha perso e trovato il passato).
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